Pergamene del monastero milanese di Sant’Apollinare (1204-1263)
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Fondato agli inizi del Duecento, il monastero di Sant’Apollinare di Milano fu, fin dalle sue origini, tra i centri nevralgici dell’irradiamento dell’esperienza monastica femminile legata all’ideale di vita di Francesco d’Assisi: un’esperienza promossa dalla sede apostolica, e più particolarmente dal cardinale Ugolino d’Ostia, dal 1227 papa col nome di Gregorio IX. Grazie all’autorità del suo fondatore e al suo stretto rapporto col convento milanese dei frati Minori, il monastero rappresentò a lungo per la città ambrosiana e per il suo territorio un punto di riferimento per la vita regolare femminile, direttamente soggetta alla Chiesa di Roma e da quest’ultima regolamentata. L’antico tabularium di Sant’Apollinare, oggi disperso in vari fondi archivistici milanesi, costituisce una fonte di primaria importanza per lo studio e la comprensione del ruolo di assoluto rilievo giocato nel XIII secolo dall’ente regolare
sul piano religioso, sociale, economico e politico nella metropoli lombarda: un mondo nel quale, proprio in quel frangente, cominciava gradualmente a consumarsi il passaggio dagli assetti tardo-comunali a quelli delle prime esperienze proto-signorili. Questo libro offre al pubblico l’edizione critica di 109 documenti provenienti dall’antico archivio di Sant’Apollinare, risalenti tutti al periodo compreso tra il 1204 e il 1263 e attualmente conservati presso l’Archivio di Stato di Milano.
Biografia degli autoriTimothy Salemme, dottore di ricerca in Storia medievale dell’Università degli Studi di Milano, ha proseguito la sua carriera presso varie università francesi e belghe. Attualmente è ricercatore in Storia medievale e Diplomatica all’Université du Luxembourg. Tra le sue opere principali si segnalano i volumi Carte del secolo XII nel fondo di San Vittore di Meda e Documenti pontifici nel tabularium del monastero cistercense di Chiaravalle Milanese (da Innocenzo II a Clemente V). È inoltre membro del comitato scientifico delle collane internazionali ARTeM e CLUDEM.Maria Cristina Piva, laureata in Storia medievale, ha intrapreso una carriera come archivista. In campo universitario ha collaborato per numerosi anni con le cattedre di Storia della Lombardia nel Medioevo e di Esegesi delle fonti storiche medievali dell’Università degli Studi di Milano. Tra le sue principali pubblicazioni, si segnala il contributo Le carte del monastero di Santa Maria di Chiaravalle Milanese. Additiones documentarie (secolo XII), apparso sulla rivista «Scrineum». |
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