Metamorfosi di un impero
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A metà del Cinquecento la monarchia degli Asburgo sanciva la propria supremazia europea, obbligando la Francia alla pace di Cateau-Cambrésis, e si affermava come prima superpotenza mondiale. Da allora l'impero spagnolo avrebbe mantenuto questa posizione, per declinare definitivamente solo durante il Settecento. Il volume della Rodriguez-Salgado ci rivela quel che si nasconde dietro un'affermazione tanto brillante, mostrandocene punti di forza ed elementi di precoce debolezza. Quale luogo di osservazione viene assunto il vertice dell'impero, là dove tutti i problemi si annodano: la Casa d'Asburgo e in particolare Carlo V, Filippo II e la reggente Juana. Il libro racconta come cambiano le idee e le speranze degli Asburgo nel periodo cruciale di passaggio da Carlo a Filippo e come si intrecciano in tale metamorfosi dell'impero molteplici aspetti: familiari, religiosi, geopolitici, militari e finanziari. Grazie a questa scelta storiografica disponiamo per la prima volta di una visione complessiva della monarchia - e della situazione europea - alla metà Cinquecento: l'Italia, i Paesi Bassi, il Mediterraneo e la Germania, la Francia e l'impero ottomano, l'Atlantico, l'Inghilterra vengono ricomposti su uno scacchiere nel quale ambizioni personali e obblighi di coscienza, questioni di fede e di potere, di guerra e di pace, scontri culturali, necessità materiali e alleanze matrimoniali si combinano imponendo soluzioni immediate o condizionando scelte di lungo periodo. Uno scacchiere popolato da numerosi protagonisti e comprimari, tra cui primeggiano il vecchio imperatore disilluso ma non domo e il figlio Filippo, gravato dalle scelte paterne ma impegnato a definire una propria linea di condotta per la conservazione e la reputazione della monarchia, rompicapo angosciante di una partita di cui nessuno può prevedere tutte le mosse o garantire la conclusione. Biografia dell'autoreMía J. Rodríguez-Salgado, nata a La Coruña (Spagna) nel 1955, già docente alle Università di St. Andrews e Newcastle, attualmente insegna Storia internazionale alla London School of Economics. |
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