Diodoro Siculo
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Diodoro Siculo. Biblioteca storica. Libri XXXIV-XXXVI. Commento storico
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Anno:
2021
I libri XXXIV-XXXVI della Biblioteca di Diodoro Siculo, pervenuti frammentari attraverso compilatori bizantini,
€ 19,99
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I libri XXXIV-XXXVI della Biblioteca di Diodoro Siculo, pervenuti frammentari attraverso compilatori bizantini, coprono un arco cronologico dal 135 circa al 98 a.C. I temi sono vari e trattati in modo non uniforme, ma condizionato dagli interessi degli escertori. Poiché Diodoro seguiva una struttura annalistica anziché un’organizzazione su ampie tematiche, gli excerpta hanno prodotto brevi inserzioni di argomenti disparati nel corpo di grossi blocchi narrativi. Troviamo notizie sui Seleucidi (dall’assedio di Antioco VII a Gerusalemme alla sua campagna contro i Parti, le vicende di Alessandro II Zabinas e di Antioco IX), sugli Attalidi, sui Tolemei, mentre un ampio racconto riguarda la prima insurrezione servile in Sicilia. I frammenti dedicati ai Gracchi seguono all’inizio una tradizione loro favorevole, ma finiscono con un’impostazione decisamente antigraccana. La narrazione della guerra giugurtina risente in modo particolare della frammentarietà, essendo intersecata da altri argomenti, come un lacunoso accenno a un evento che porta scompiglio e lutto, un articolato elogio degli Scipioni Nasicae e la presentazione di un capo gallico chiamato Contoniato. Nel libro XXXVI ha spazio la seconda guerra degli schiavi in Sicilia; poi nelle vicissitudini di Saturnino s’inseriscono la storia di Batace sacerdote della Gran Madre degli dei e un accenno all’acclamazione a imperator. La conclusione riguarda Metello Pio, benemerito per esser riuscito a far rientrare dall’esilio suo padre Metello Numidico. La discussione sulle fonti, nella sezione introduttiva e nel commento, vede una prevalenza di Posidonio. Biografia dell'autoreRita Scuderi, professore associato nel settore di Storia romana, insegna Epigrafia latina e Antichità romane all’Università di Pavia. Si occupa di storia locale dell’Italia settentrionale, in particolare dal punto di vista epigrafico. Ha studiato diversi aspetti della tarda repubblica, soprattutto incentrati su Cicerone, Ottaviano e Antonio. Su questo triumviro ha pubblicato il commento storico alla biografia plutarchea. Le “Vite parallele” di Plutarco sono state oggetto di varie ricerche, su Galba e Otone, Filopemene e Flaminino, Fabio Massimo, Pirro (con un recente commento storico). Su Diodoro sono stati condotti alcuni studi, sulla fine del regno di Macedonia, sulla prima guerra punica (anche il commento storico ai libri XXIII-XXIV) e sulle insurrezioni servili in Sicilia. |
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