Diritti umani e identità religiosa
![]()
€ 16,00
Spedito in 3 giorni
|
Il fattore identitario religioso è sempre stato elemento determinante e discriminante nei processi di formazione degli ordinamenti politici e giuridici. La storia dell’Europa, dalla fine del Medioevo all’epoca moderna e contemporanea, testimonia il processo di nascita delle nazioni e della rule of law attraverso una progressiva, inesorabile, e sovente conflittuale, espulsione del fattore religioso dagli architravi portanti i presupposti etici normativi dello Stato. Con il termine della Guerra Fredda diversi autori si sono avventurati nella previsione della fine dei fattori identitari degli Stati, in virtù dell’avvento di una nuova ‘età dell’oro’ all’insegna dei principi della democrazia e dei diritti umani nella scia del formidabile processo di globalizzazione delle istituzioni politiche. Gli eventi degli ultimi due decenni paiono smentire tale profezia. La storia degli ordinamenti giuridici più recenti non può infatti ignorare la reviviscenza strutturale di fattori identitari quali la religione, la lingua, l’appartenenza etnica, che concorrono in misura determinante a ostacolare i processi di internazionalizzazione dei diritti umani.
È questo il caso topico del mondo arabo islamico, dove ai violenti sconvolgimenti dell’assetto politico di numerosi Stati, precedenti e successivi alla Primavera araba, si accompagna una netta conferma della religione islamica quale unico – e non di rado discriminante – fondamento etico, giuridico e normativo delle libertà fondamentali della persona negli ordinamenti nazionali e sovranazionali. La ricostruzione storica del processo di riconoscimento dei diritti umani, e della libertà religiosa delle comunità cristiane in particolare, negli Stati di fede islamica in Medio Oriente conferma come la concezione universalista dei diritti umani non abbia ad oggi risolto armoniosamente il suo confronto con il delicato e ineludibile tema della libertà religiosa nella sfera dello spazio pubblico. Biografia degli autoriValentina Colombo è ricercatrice di Storia dei Paesi islamici presso l’Università Europea di Roma e Senior Fellow presso la European Foundation for Democracy di Bruxelles. Dopo essersi laureata in Lingua e letteratura araba all’Università Cattolica di Milano, ha conseguito il dottorato di ricerca in Islamistica presso l’Istituto Orientale di Napoli. Ha insegnato all’Università di Bologna, Ravenna e Viterbo. I suoi ambiti di ricerca principali sono i processi di democratizzazione in Medio Oriente e la condizione della donna e degli intellettuali liberali nel mondo islamico. Collabora regolarmente con l’agenzia cattolica Zenit. Ha scritto numerosi saggi e articoli sul mondo islamico. È anche la traduttrice ufficiale italiana del Premio Nobel Nagib Mahfuz e di autori della letteratura araba classica e contemporanea. È membro del Comitato per l’islam italiano presso il Ministero dell’Interno.
Luca Galantini insegna Storia del Diritto moderno all’Università Europea di Roma. Specializzato in Diritto internazionale umanitario e dei conflitti armati è docente di Regimi internazionali presso l’Università Cattolica di Milano e l’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dello stesso ateneo. Ha insegnato presso l’Università Jagellonica di Cracovia in Polonia, l’Università di Turku in Finlandia e l’Università di Mostar in Bosnia-Erzegovina. Consigliere Esperto del Ministero degli Affari Esteri, ha partecipato ai programmi di nation-building della Bosnia- Erzegovina per il settore delle riforme legislative. In qualità di consulente giuridico del governo italiano ha partecipato ai lavori del Trattato di Lisbona della UE. Ha diretto il programma della Commissione Europea Prisnet per la prevenzione del radicalismo e del terrorismo religioso negli Stati balcanici in adesione alla UE. Per Vita e Pensiero ha pubblicato La tutela delle identità culturali in Europa (2008) e Relativismo giuridico. La crisi del diritto positivo nello Stato moderno (2011). Informazioni aggiuntivePrima ristampa: marzo 2017Seconda ristampa: ottobre 2018 |
|
Chi ha visto questo prodotto ha guardato anche... |
News
10.03.2025
Nella società digitale c’è ancora spazio per il noi?
Il 22 marzo al Museo Diocesano, in occasione del festival Soul, i filosofi Hunyadi e Benasayag rifletteranno sulla fiducia nell’altro nell'era digitale.
06.03.2025
Tradire Dio: Giuda e il Grande Inquisitore
Il 20 marzo, in occasione del festival Soul, al Museo Diocesano un dialogo tra Teresa Bartolomei e il filosofo Silvano Petrosino.
06.03.2025
Fede poetica: l'incanto delle storie
Il 23 marzo, in occasione di Soul, la neuroscienziata Maryanne Wolf in dialogo con Antonio Spadaro nella Basilica di San Nazaro in Brolo.
06.03.2025
Gli autori Vita e Pensiero a SOUL
19-23 marzo torna SOUL, il Festival della Spiritualità di Milano: tra gli autori Petrosino, Bartolomei, Wolf, Sequeri, Spadaro, Ossola. Scopri gli eventi