Agostino Sottili (1939-2004) fu studioso di respiro europeo. I contributi qui raccolti vogliono rappresentare la pluralità dei suoi interessi scientifici e l’ampiezza delle sue amicizie. La cultura umanistica, nell’accezione più ampia del termine, è il principale soggetto d’indagine di questi due volumi: numerosi contributi ne illustrano la diffusione in Italia e oltre le Alpi. Ad essi si affiancano studi di erudizione antiquaria, di storia della filologia e di critica letteraria.
Con il suo Novum Instrumentum del 1516, Erasmo aveva sottolineato e reso evidente la necessità, a suo parere ormai improrogabile, di fornire una nuova traduzione latina dei Vangeli. Dovette però fare i conti con la ferma opposizione del teologo spagnolo Jacobus Lopis Stunica, che non tollerò un simile ‘affronto’ al testo canonico e riconosciuto di Girolamo, traduttore ispirato da Dio, nei confronti del quale, inoltre, la superflua e saccente traduzione erasmiana costituiva a suo parere una manifesta mancanza di rispetto.
Lo spagnolo considerò lo scontro con Erasmo come un imprescindibile dovere intellettuale (a favore della vera filologia) e religioso (in difesa dell’ortodossia della morale cattolica, che l’opera erasmiana avrebbe potuto minare); certo però nella sua azione non tralasciò di ricorrere ad espedienti piuttosto spregiudicati, che suscitarono gli attacchi e l’ironia di Erasmo.
Pubblicata la tesi di Caoduro, sul ruolo della diplomazia sportiva tra Stati Uniti e Cina, vincitrice della sezione Vita e Pensiero del Premio Gemelli.