Forme di mondo
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L’idea di mondo attraversa il linguaggio quotidiano. Se ne parla come dell’insieme delle cose e dei viventi; per analogia si dice d’un ‘mondo dei valori’ o d’un ‘mondo dell’arte’, dei ‘sentimenti’ e delle ‘passioni’. Se ne parla pure come del ‘regno dei fini’ o, in negativo, come del ‘mondo del male’ o ancora, nell’accezione neotestamentaria, come del saeculum che ha voltato le spalle a Dio. La diversità di questi modi implica un senso comune, sicché dicendo ‘mondo’ si allude a un insieme di cose o eventi omogenei, reciprocamente dati secondo un proprio, intimo coerire. Ma, quando pensiamo al mondo come alla totalità delle cose che sono e che possono essere, non siamo già portati a una lettura più radicale, metafisica o, se si vuole, trascendentale della ‘mondità’? In questo senso si può rintracciare un filo rosso nella storia del pensiero, soprattutto nel percorso che, a partire da Kant, delinea l’idea di mondo in senso trascendentale. Eppure va ricordato che le premesse del pensiero moderno e contemporaneo, anche a questo riguardo, muovono da lontano, nella linea che corre da Eraclito a Platone, sino a Plotino.
Attorno a questo tema, tanto seducente quanto complesso, discutono, nel presente volume, studiosi di diverso orientamento. Essi coprono un ampio arco di riferimenti, fra i più significativi per una riflessione sulla considerazione metafisica e trascendentale dell’idea di mondo: da Eraclito a Plotino, da Leibniz a Kant e a Hegel, sino ai protagonisti del pensiero contemporaneo. Ritornano così i grandi nomi della scuola fenomenologica: Husserl, Heidegger, Fink, Patocka, Merleau-Ponty. E, su versanti diversamente orientati ma non sempre difformi, quelli di James, Schütz, Habermas, Bloch.
Biografia dell'autoreVirgilio Melchiorre è nato a Chieti nel 1931. Ha insegnato Filosofia morale presso l’Università di Venezia e presso l’Università Cattolica di Milano, ove ha anche ricoperto la cattedra di Filosofia teoretica. Nei suoi studi si è occupato di Kierkegaard, Kant, Hegel, Marx, Gramsci, Mounier, Maritain, Husserl, Heidegger, Maréchal. Sul piano teoretico la sua ricerca è volta a coniugare il metodo della fenomenologia trascendentale con i grandi temi della metafisica classica. Fra i suoi scritti più recenti si possono ricordare: Essere e parola, Vita e Pensiero, Milano 1993; Corpo e persona, Genova 1987; Studi su Kierkegaard, Genova 1998; Analogia e analisi trascendentale. Linee per una nuova lettura di Kant, Milano 1991 (opera insignita del Premio Mursia per la cultura e la ricerca scientifica); Figure del sapere, Vita e Pensiero, Milano 1994; La via analogica, Vita e Pensiero, Milano 1996; Creazione, creatività, ermeneutica, Brescia 1997; Al di là dell’ultimo, Vita e Pensiero, Milano 1998; I segni della storia, Ghezzano La Fontina 1998; Sulla speranza, Brescia 2000; Ethica, Genova 2000; Dialettica del senso, Vita e Pensiero, Milano 2002. |
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