Ricerche. Pedagogia e scienze dell'educazione
Pienezza e compimento. Alle radici della riflessione pedagogica di Romano Guardini
Prefazione di Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz
Prefazione di Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz

Anno:
2003
Il risveglio d'interesse da parte della pedagogia e delle scienze dell'educazione per la figura e per l'opera di Romano Guardi
€ 29,50
Scuola e nazione. Maestri e istruzione popolare nella costruzione dello Stato unitario (1848-1861)

Anno:
2003
La ricerca proposta in questo volume si inscrive nel quadro degli studi sull'istruzione e sull'educazione primaria e popolare
€ 40,00
I rag@zzi del web. I preadolescenti e internet: una ricerca

Anno:
2002
Cosa fanno i ragazzi in Internet? Che idea hanno della rete? Quale spazio si ritaglia la navigazione tra le loro attività quotidiane? Potenzia le loro capacità di apprendere o li distrae dalle cose che veramente sono importanti per il loro futuro? Rischio o risorsa, insomma? Sono queste le domande che dai discorsi di tutti i giorni rimbalzano continuamente sulle colonne della carta stampata e anche della pubblicistica specializzata riguardo a un fenomeno, Internet, che si è imposto negli ultimi anni con pari rapidità e capillarità di diffusione. Le risposte, come spesso capita di fronte al ‘nuovo’, oscillano tra la preoccupazione e l’entusiasmo. Sono risposte per lo più al tempo futuro: Internet migliorerà la nostra vita, ci renderà schiavi, ci offrirà nuove impensate possibilità di conoscenza. La ricerca che in questo libro viene presentata (campione italiano di un più vasto progetto, primo nel suo genere, che ha coinvolto équipes di sette paesi) intende operare, rispetto a questo scenario, una conversione al presente per promuovere un’analisi del fenomeno ‘ragazzi in Internet’ che abbandoni i toni della profezia per confrontarsi con le pratiche d’uso reali. I risultati ci consegnano un profilo di ragazzo molto consapevole dei propri consumi (non abusa di Internet, continua a giocare con gli amici e a uscire all’aria aperta), ancora saldamente agganciato alla cultura del libro e della televisione, navigatore non per evasione o per caso ma per rispondere a bisogni concreti. La lettura che di questi dati si cerca di fare è decisamente educativa e ripropone alcuni punti fermi della Media Education: l’educazione alla/della responsabilità, lo sviluppo della metariflessione, l’educazione al senso critico, la centralità dei bisogni e dei contesti nel consumo. L’educazione a Internet inizia dall’osservazione delle pratiche di navigazione dei propri figli e dei propri allievi, dalla lettura dei loro bisogni, dallo studio dei loro contesti di vita.
€ 15,50
Discorso pedagogico e dimensione religiosa

Anno:
2002
L'obiettiva problematicità con cui si pone oggi qualsiasi discorso sul
sacro, secondo un'opinione diffusa, è legata agli stessi presupposti del
pensiero moderno che mettono in dubbio la possibilità di articolare
l'anelito religioso con la funzione critica della ragione. Nella
riflessione contemporanea, inoltre, al venire meno del consenso sulla
ragionevolezza della fede si è aggiunta una serpeggiante sfiducia
riguardo alla legittimità dell'esercizio della ragione. Di là dai
preconcetti ideologici e dall'intolleranza fideistica, questo volume si
propone di indagare le condizioni di possibilità di un'ermeneutica
pedagogica che comprende tanto la consapevolezza storico-critica quanto
l'intenzionalità dell'appartenenza e della convinzione. La ricerca
persegue un duplice compito: contribuire alla ridefinizione dello
statuto epistemologico della pedagogia, ponendo in luce la specificità
della dimensione religiosa in ordine al discorso dell'educazione;
articolare una prospettiva di ricerca aperta ai significati educativi in
vario modo suscitati dall'esperienza del sacro, dalla coscienza credente
allo smarrimento della certezza della fede, dall'agnosticismo alla
negazione di qualsiasi riferimento trascendente. Lo studio, secondo
un'impostazione teoretico-pedagogica, si inserisce nell'odierno
dibattito sulla 'cultura religiosa', indagandone la legittimità
argomentativa e alcune irrinunciabili finalità. L'educazione religiosa,
contraddistinta da 'principi regolativi', sempre da perseguire e mai del
tutto realizzati, deve essere contrassegnata dal rispetto per la
pluralità delle credenze, da non confondersi con un indistinto
indifferentismo, e dal riconoscimento della dignità della risposta di
fede, di cui sono parte integrante la ricerca dell'Assoluto e l'annuncio
della speranza. In questa prospettiva, la possibilità della proposta e
della scelta religiosa è condizionata dalla verità dell'invocazione,
costituisce un appello alla responsabilità della testimonianza, designa
una tensione orientata al compimento esistenziale e alla pienezza
dell'amore fraterno.
€ 21,00
Educazione e psicanalisi. Quale etica per quale colpa?

Anno:
2002
Nell'attuale statuto interdisciplinare della pedagogia, oltre ai
rapporti con la teologia, la filosofia, la storia, la psicologia, la
sociologia, risulta di particolare interesse quello con la psicoanalisi.
A tale incontro epistemologico sono dedicati i primi due capitoli di
questo volume («Psicologia, psicoanalisi e pedagogia», «È morta con
Freud la psicoanalisi?»), per proporre al lettore i termini esatti, i
contenuti principali e la bibliografia pregressa circa questa auspicata
connessione. Il tema del ripensamento etico, sicuramente centrale in
chiave educativa, è oggetto di attenzione nel terzo capitolo («Etica e
psicoanalisi»). In particolare si esaminano le enormi ripercussioni
psicologiche e pedagogiche derivanti da tre impostazioni errate: l'etica
permissiva, quella autoritaria e quella repressiva. La risonanza
soggettiva di un'etica mal impostata intrappola l'uomo in sensi di colpa
nevrotici. Oggi la tematica della colpevolezza angustia il nostro
vissuto. Se non trova binari antropologicamente significativi e giusti,
rischia di travolgere e di cancellare sempre più lo stesso discorso
etico e religioso. Gli ultimi tre capitoli, in una sintesi ascendente,
propongono il superamento del senso di colpa nevrotico, l'acquisizione
di una colpevolezza autentica e il superamento o l'elaborazione della
colpa reale.
€ 14,00
Adulti in cerca di educazione. Proposte di pedagogia familiare

Anno:
2001
L'educazione degli adulti costituisce un settore delle scienze pedagogiche che si apre, in questo nuovo millennio, all'attenzione più diffusa degli studiosi di tali discipline per l'attualità dei suoi campi di indagine, che esprimono nuovi bisogni educativi emergenti nel sociale. In questa prospettiva educativa, il volume esamina alcuni aspetti della vita familiare. I comportamenti dell'adulto si focalizzano, infatti, sul progetto di vita familiare, nella scelta dei legami coniugali e genitoriali che denunciano oggi una sempre maggiore inconsistenza e fragilità alla luce dei cambiamenti strutturali che hanno investito la realtà della famiglia.
Nel clima di generale disorientamento e di diffuso malessere che la ricca produzione di studi sociopsicologici documenta, si avverte l'urgenza di una riflessione pedagogica più condivisa in riferimento alla quale delineare strategie d'intervento educativo rivolte ai genitori. Questi ultimi, infatti, sono da responsabilizzare sia in quanto coppia coniugale, cui compete il dovere di alimentare il senso delle originarie scelte nel fluire delle personali storie di vita, sia in quanto coppia genitoriale, cui attiene l'educazione dei giovani, protagonisti delle future famiglie, in un ininterrotto dialogo generazionale. Da qui la necessità di riconsiderare con attenzione la prospettiva della longlife education, per liberare la persona, soprattutto il genitore padre, dall'illusione della propria compiutezza, sollecitandolo ad accettare il cambiamento, a capitalizzare il passato e a muoversi con libertà e responsabilità verso un futuro inedito, e la validità di esaminare criticamente le esperienze delle scuole per genitori che si sono affermate in ambito internazionale. I tre saggi che strutturano il presente volume si orientano in questa direzione, in un itinerario, quello dell'educazione dei genitori, che è ancora tutto da percorrere, soprattutto per quanto riguarda la realtà italiana.
€ 16,00
Flussi migratori e problematiche di vita sociale. Verso una pedagogia dell'intercultura

Anno:
2000
Il costituirsi della nostra società in senso multiculturale appartiene alla fenomenologia del quotidiano. Tuttavia, la realtà abitata da mille volti provenienti da luoghi e culture ‘altre’ pare sorprendere il contesto socio-educativo contemporaneo. Il ragionare pedagogico, sollecitato anche da una prassi educativo-didattica tesa a costruire nuove modalità di convivenza interumana, è chiamato ad andare oltre la cosiddetta pedagogia per stranieri. In questa direzione, la pedagogia dell’intercultura si mostra come occasione di ulteriore riflessione sul discorso pedagogico in generale e sulla metodologia della ricerca educativa in ispecie. Nel presente volume, dopo aver considerato alcuni aspetti del fenomeno migratorio nel nostro paese e i principali problemi educativi da esso suscitati, l’autrice ripercorre le fasi fondamentali del dibattito che, in Europa prima e in Italia poi, ha portato alla maturazione della riflessione pedagogica in senso interculturale. Emerge così il tema dell’intercultura come nuova opzione del discorso pedagogico qua talis. In verità, la riflessione sulla diversità umana, riproposta dalla società multietnica, rimanda al nodo centrale del ragionare pedagogico: l’educabilità dell’uomo nella tutela dell’originalità personale. Attenta alle categorie dell’alterità e della diversità, la pedagogia dell’intercultura indugia sulla promozione della persona, prospettando l’esigenza di percorsi educativi imperniati sull’avvaloramento della differenza.
€ 20,00
Educazione, scuola e politica nelle «Memorie autobiografiche» di Carlo Boncompagni. Con l'edizione critica delle «Memorie»

Anno:
1999
Il presente volume s’inscrive nel quadro delle ricerche sulla politica scolastica e sulle più generali vicende dell’istruzione e dell’educazione nel Piemonte dell’Ottocento preunitario, e propone al lettore un documento di sicuro interesse ai fini dell’approfondimento delle vicende politico-scolastiche di quegli anni: si tratta delle «Memorie autobiografiche» inedite di Carlo Boncompagni di Mombello – esponente di primo piano della classe dirigente liberale subalpina e titolare del dicastero della Pubblica Istruzione nel primo gabinetto costituzionale presieduto da Cesare Balbo (13 marzo - 27 luglio 1848) e poi ancora nei governi Alfieri di Sostegno (poi Perrone)-Pinelli (29 agosto - 16 dicembre 1848) e D’Azeglio (21 maggio - 4 novembre 1852) – che Maria Cristina Morandini ha recentemente ritrovato tra le carte Boncompagni conservate presso l’Archivio di Stato di Torino e delle quali presenta, ora, l’edizione critica, corredata da un saggio introduttivo e da un ricco apparato di note esplicative e bibliografiche.
Incentrate sull’arco temporale compreso tra il 1804 e il 1852, le «Memorie autobiografiche» forniscono indicazioni significative sulla formazione culturale e religiosa del Boncompagni e sulle vicende politiche e istituzionali del regno di Sardegna nella fase carloalbertina, delle quali egli fu talora tra i protagonisti. In particolare, le «Memorie autobiografiche» dedicano notevole spazio ai difficili esordi della «Società degli asili infantili» (1838) e alle vicissitudini che contrassegnarono l’apertura delle prime scuole per l’infanzia in Piemonte; nonché al riordinamento dell’amministrazione della Pubblica Istruzione realizzato dallo stesso Boncompagni con i provvedimenti del 4 ottobre 1848 e, più in generale, alla politica scolastica attuata dai governi piemontesi nel quinquennio 1848-1852.
€ 10,00
Cinema, pratiche formative, educazione

Anno:
2005
Il fascino del cinema per imparare a vivere: tra realtà e finzione, l'avventura di educare esige la formazione dello sguardo
€ 16,50
La pedagogia sperimentale di Raymond Buyse. Ricerca educativa tra orientamenti culturali e attese sociali

Anno:
2002
Il rapporto complesso ma essenziale tra scienza e valori costituisce l’orizzonte problematico nel quale cogliere il contributo di Raymond Buyse. L’apertura alla dimensione scientifica del discorso pedagogico, unita all’attenta considerazione di quella axiologica, qualificano il pensiero e l’opera dello studioso belga.
Consapevole dell’inadeguatezza della mera speculazione teorica di fronte alla complessità dell’educazione, egli indica l’osservazione della pratica educativa come condizione essenziale, complementare alla prima, per elaborare modelli interpretativi pertinenti e validi. Tale esigenza motiva l’interesse per l’impiego del metodo sperimentale, il quale va però modulato in relazione alla specificità del discorso educativo, attinente per sua natura alla sfera non solo dell’essere ma anche del dover essere. Nell’espressione «Tayloriser l’instruction pour valoriser l’éducation» Buyse sintetizza l’ideale che l’applicazione di metodologie empirico-sperimentali sia funzionale al conseguimento dell’umanizzazione del soggetto, meta finale del processo educativo, indicando così una possibile ricomposizione dell’erronea antitesi tra discorso pedagogico e sperimentale.
La ricerca condotta da Katia Montalbetti in questo volume delinea le principali coordinate del contesto storico, sociale, culturale e scientifico nel quale ha origine e si sviluppa l’opera di Buyse e ne propone un’analisi articolata e organica. Risaltano da ciò contributi diretti e indiretti alla comprensione e maturazione di alcune questioni nodali per la riflessione pedagogica ed educativa attuale: il rapporto fra dimensione scientifica e axiologica nella costruzione del discorso sull’educazione e nella ricerca in campo educativo; la relazione fra teoria e prassi; il binomio formazione-ricerca, con particolare riguardo al profilo professionale di quanti operano nell’ambito educativo e pedagogico.
€ 26,00
La consulenza educativa. Dimensione pedagogica della relazione d'aiuto

Anno:
2002
La riflessione pedagogica solo recentemente ha posto l’attenzione sulla consulenza educativa concepita come modalità di sostegno alla persona, alla coppia e alla famiglia in difficoltà. Il presente lavoro intende mettere in luce i presupposti e le caratteristiche fondamentali del processo di consulenza rivolto a quanti vivono conflitti, ambivalenze, incertezze che ne limitano le prerogative esistenziali. La consulenza educativa si configura, pertanto, come strumento utile per rafforzare la capacità d’iniziativa del soggetto, aiutandolo a superare i problemi che gli si presentano e ad aumentare la propria consapevolezza circa i compiti educativi da assolvere. Ne consegue che l’educatore potrà essere di aiuto se saprà far leva sulle risorse di chi è in una situazione di bisogno e, lungi dal privilegiare le difficoltà, sarà capace di dare speranza a chi si sente impotente e senza prospettive per il futuro. La consulenza educativa poggia sulla comunicazione interpersonale sostenuta dall’intenzionalità a concretare un originale progetto esistenziale. Questo volume invita a riscoprirne gli aspetti pedagogico-educativi, sia nella ricerca di nuove competenze nelle professioni d’aiuto, sia nella definizione di nuovi assetti epistemologici.
€ 19,00
La letteratura per l'infanzia oggi

Anno:
2002
Il presente volume, che raccoglie i contributi di noti specialisti nel campo della letteratura per l'infanzia, intende affront
€ 12,50
News
25.05.2023
La tentazione contabile tra religione e giustizia
Mercoledì 31 maggio alle 10:00, l'incontro a partire dal volume di Silvano Petrosino e Gabrio Forti, in Università Cattolica.
25.05.2023
Francesco Caio al Festival dell'Economia a Trento
Domenica 28 maggio alle 09:30, l'autore di "Digitalizzazione" a Trento per dialogare su reti digitali, energie rinnovabili e telecomunicazioni.
25.05.2023
Carlo Borgomeo a Bari
Martedì 30 maggio alle 18:00, la presentazione di "Sud. Il capitale che serve" alla Libreria Laterza a Bari.
15.05.2023
Miguel Benasayag al Festival Biblico
Sabato 27 maggio alle 15:30, il dialogo tra l'autore di "Funzionare o esistere?" e Beatrice Cristalli, a Vicenza.