Scienze filologiche e letteratura
Letture di Max Jacob

Anno:
2001
L'immagine di Max Jacob (Quimper, 1876-Drancy, 1944) oscilla fra due miti: quello dell'angelo funambolo, dedito a creazioni poetiche stravaganti ed irresistibili, e quello dell'ebreo convertito, teso verso i vertici religiosi della pietà e del sacrificio. Due miti che sono, però, un'anima sola, come dimostrano i momenti più alti della sua produzione poetica, splendida sintesi fra virtù mistiche e stilistiche, religiose e letterarie. Due miti che, se osservati unicamente come entità autonome, non rendono giustizia alla densità spirituale del discorso poetico di Max Jacob. Le testimonianze raccolte in questo volume si propongono, seguendo percorsi di lettura e metodi interpretativi diversi ma complementari, di approfondire adeguatamente tale discorso e ribadire, così, l'affermazione del valore innegabile di quella che senza dubbio è una delle più ricche e strutturate voci poetiche del Novecento.
€ 15,00
Novantotto e Modernismo. Dal disastro spagnolo alla rinascita modernista

Anno:
2000
«Generazione del '98» e «Modernismo» sono categorie che spesso, nella critica letteraria ispanica, si sono contrapposte e mescolate, generando fra gli specialisti polemiche di non poco rilievo. Negli ultimi decenni, si può affermare di essere arrivati a una sorta di accordo generale nella critica, per cui si accetta che la cosiddetta «generazione del '98» abbia utilizzato, come mezzo espressivo, il Modernismo letterario. Il movimento fondato da Rubén Darío, avrebbe avuto nella Spagna uno sviluppo specifico e molto personalizzato, a seconda dell'autore trattato. La Cattedra di Lingua e Letteratura spagnola dell'Università Cattolica presenta in questo volume una serie di riflessioni su alcuni degli autori più rappresentativi di quel periodo.
€ 10,00
Studi di letteratura italiana in onore di Francesco Mattesini

Anno:
2000
Professando per tre decenni Letteratura italiana moderna e contemporanea presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Univers
€ 62,00
Testi, intertesti, contesti. Seminario su «The Wife of Bath» di Éilís Ní Dhuibhne

Anno:
2000
I contributi raccolti in questo volume sono l’esito di un seminario sul testo narrativo inteso come vero e proprio laboratorio nel quale confrontare diverse pratiche di traduzione e di analisi testuale, affinando gli strumenti metodologici e critici. Oggetto di studio è un racconto della scrittrice irlandese contemporanea Éilís Ní Dhuibhne, The Wife of Bath, di cui esistono due redazioni distinte, pubblicate nel 1989 e nel 1991, affatto diverse per trama, personaggi e stile. Entrambe vengono qui presentate, con le rispettive traduzioni italiane e un saggio che analizza le sfide linguistiche e culturali con le quali si è confrontata la traduttrice. Il racconto viene quindi sottoposto a un fuoco incrociato di analisi e interpretazioni, tutte rigorosamente fondate sui testi. Vengono così esaminati di volta in volta: le matrici intertestuali (Chaucer e Jane Austen); le due versioni del racconto a confronto; la struttura linguistica che sostiene il tema del viaggio; la struttura narrativa, con particolare riferimento allo spazio e al tempo; la narrazione come scrittura al femminile; le analogie con la narrativa di Anita Brookner. The Wife of Bath è poi collocato nel suo contesto storico-culturale e nel corpus dell’opera della sua autrice. Il lavoro è completato da un’intervista alla stessa Ní Dhuibhne e da un’ampia bibliografia.
€ 6,30
L' opera teatrale di Joséphin Péladan. Esoterismo e Magia nel Dramma simbolista

Anno:
2000
Nato nel 1858 da un padre cattolico legittimista e appassionato di misteri esoterici e culture orientali, Joseph-Aimé Péladan raccolse l’eredità culturale paterna coniugandola con l’adesione ai principi estetici del Simbolismo e diede vita a una produzione letteraria imponente e assai varia, oltre che a un’intensa attività di divulgazione artistica. Se l’opera narrativa di Péladan è stata recentemente riscoperta dalla critica, il teatro è stato fino a oggi quasi del tutto ignorato. Eppure è nel teatro che Péladan ha mostrato di avere colto al meglio le direttive della rivoluzione culturale simbolista: la drammaturgia simbolista teorizzò infatti l’abbandono dell’imitazione del reale, della mimesi psicologica del personaggio, della coerenza spazio-temporale del dramma, preconizzando quella che sarà la rivoluzione novecentesca del teatro dell’assurdo. Péladan partecipò a pieno titolo con i suoi drammi a quella ‘rivoluzione’ estetica: sette pièces edite, di cui solo tre rappresentate durante la sua vita, costituiscono un capitolo importante della cultura simbolista e mostrano una consapevolezza teorica e un’elaborazione stilistica degne di essere rivalutate. Penetrati dal fascino antico del mito babilonese, dalla nostalgia per le rappresentazioni misteriche di Eleusi, dall’eco del pensiero esoterico, ma soprattutto dall’estetica simbolista, i sette drammi editi di Péladan realizzano infatti un tentativo di quel teatro totale che anche il successo del dramma wagneriano andava allora diffondendo.
€ 30,00
Magia e invenzione. Studi su Cyrano de Bergerac e il primo Seicento francese

Anno:
2000
Sono qui raccolti 13 studi di Luciano Erba dedicati a Cyrano de Bergerac e altri autori francesi...
€ 26,00
Il reale nel linguaggio. Indicalità e realismo nella semiotica di Peirce

Anno:
2000
L'interesse per il pensiero di Charles Sanders Peirce, fondatore della semiotica americana e ispiratore di buona parte degli sviluppi della semiotica europea di questi ultimi decenni, sta crescendo impetuosamente, anche grazie ai nuovi testi messi a disposizione dalla Chronological edition dei suoi scritti editi e inediti, iniziata nel 1982. In questo panorama, l'intento del volume è duplice: anzitutto (parte I) ricostruire in modo rigoroso il percorso – indagandone le ragioni intrinseche e la coerenza di sviluppo – dell'ampio e articolato complesso teorico peirceano sul quale si innesta la semiotica e senza il quale si rischia di non cogliere appieno la portata e il significato di alcune nozioni; in secondo luogo (parte II e III) indagare in dettaglio le articolazioni interne della semiotica e mettere a fuoco la tematica dell'indicalità, che è stata assai ricca di sviluppi in Morris, Jakobson, Benveniste e molti altri autori, ma che finora era rimasta in secondo piano negli studi peirceani. Ne esce il quadro di un pensatore ricco e affascinante, che raccoglie nella sua teoria dei segni le riflessioni di una tradizione assai vasta, che va da Aristotele a Hegel, da Scoto alla filosofia scozzese del common sense; un pensatore con grandi esigenze di coerenza e aperture tematiche che lo collocano al centro delle grandi questioni poste non solo dalla semiotica, ma anche dalla filosofia e dalla linguistica di questo secolo.
€ 25,00
Leopardi e l'armeno

Anno:
1998
Le "Annotazioni" sulla Cronaca di Eusebio da Cesarea e sul De Providentia di Filone Alessandrino (due testi greci integralment
€ 15,00
Il malinconico incantesimo. La narrativa di Georges Rodenbach

Anno:
1996
Il successo straordinario che, nel 1892, conosce Bruges-la-Morte – uno dei massimi esempi della narrativa simbolista-decadente di lingua francese –, impone il topos della «città morta» nell’immaginario di tutta la letteratura fin-de-siècle. Bruges affascina il lettore con le sue tonalità grigie, la sua luce crepuscolare e l’incantevole, quanto malinconico languore che, nel romanzo, traduce l’identità di una città, ma soprattutto la storia di un’anima in cui viene a riconoscersi una generazione intera di scrittori, quella di Camille Mauclair, di Jean Lorrain, di Joris-Karl Huysmans, di Joséphin Péladan, di Camille Lemonnier, di Maurice Barrès, di Thomas Mann, di Gabriele D’Annunzio e di Antonio Fogazzaro. Appoggiandosi su teorie e metodi narratologici, l’analisi attenta delle strutture formali e di quelle tematiche dei romanzi e dei racconti di Georges Rodenbach mette in luce i tratti fondamentali della sua produzione narrativa. Oltre a rivelarsi sovente degna di grande rispetto a livello estetico, la narrativa rodenbachiana, mantenendosi comunque fedele al modello antropologico baudelairiano da cui tutta la narrativa simbolista prende le mosse, si dimostra interpretazione ed espressione squisitamente personale della cultura fin-de-siècle di cui rimane eccellente e raffinata testimonianza.
€ 20,00
Genova e il Barocco. Studi su Angelo Grillo, Ansaldo Cebà, Anton Giulio Brignole Sale

Anno:
1994
In questo volume si trova uno studio approfondito degli intellettuali grazie ai quali la letteratura genovese ha oltrepassato la dimensione municipale attraverso un’analisi serrata delle loro opere che più li rappresentano.
€ 25,82
Balzac e Manzoni e altri studi su Balzac e l'Italia

Anno:
1993
In questo volume sono raccolti gli studi di Raffaele de Cesare sui rapporti culturali fra Balzac e l'Italia. Si tratta complessivamente di dieci studi, già pubblicati fra il 1963 e il 1986 in sedi scientifiche varie, e qui riuniti con gli opportuni aggiornamenti testuali e bibliografici. L'eccezionale competenza di Raffaele de Cesare sia nell'ambito degli studi balzacchiani, sia in quello dei rapporti fra romanticismo italiano e francese, fanno di questo volume - al di là dello specifico assunto - una autentica summa di relazioni, scambi, interferenze fra cultura francese e italiana nella prima metà del XIX secolo. Spicca peraltro fra questi studi, per mole ma ancora più per eminenza filologica e storica, la piccola monografia su Balzac e Manzoni che dà il titolo al volume: cronaca dell'incontro che ebbe luogo a Milano la sera del 1 marzo 1837 fra i due grandi romanzieri, e autentico mosaico filologico che attraverso lettere private, cronache giornalistiche, fondi d'archivio, memorie e dossiers ricostruisce con rigore fiammingo l'affascinante relazione di quell'unico incontro.
€ 33,00
1926-1939 Circolo linguistico di Praga. Radici storiche e apporti teorici

Anno:
1990
La città di Praga, «situata a un quadrivio di culture diverse», secondo l'espressione di Jakobson, non casualmente consentì fra le due guerre l'incontro di uno stuolo di studiosi dotati di spiccata personalità scientifica e provenienti da esperienze culturali assai diverse. Ne nacque il Circolo di Praga, una delle scuole della linguistica del Novecento, unanimemente riconosciuta dai contemporanei come ineludibile termine di confronto per la ricerca in atto. Le vicende drammatiche che segnarono questa stessa città fin dalla vigilia del secondo conflitto mondiale costrinsero - scomparse alcune figure di primo piano come Trubeckoj e Mathesius - al silenzio o all'«adattamento» chi era rimasto in patria, alla diaspora chi, come Jakobson, a motivo delle leggi razziali aveva dovuto lasciare la Cecoslovacchia: una diaspora feconda, vera disseminazione delle teorie del Circolo. Il silenzio sceso sul «laboratorio» praghese sarebbe stato interrotto, per breve tempo, solo a metà degli anni Sessanta per essere poi nuovamente imposto, fino all'ultima, recentissima ricostituzione del Circolo: 15 febbraio 1990. Questo testo, dedicato alla fase «classica» della sua storia - 1926-1939 - intende metterne a fuoco gli apporti teorici fondamentali, indagandone le profonde anche se non sempre evidenti connessioni: con la filosofia della scuola brentaniana e del primo Husserl o con la fonologia psicologistica di Baudouin de Courtenay, con il formalismo russo o con l'estetica herbartiana. Si delinea un coerente metodo strutturale e funzionale, interessato anche alla storia delle lingue e delle letterature, che viene evidenziato e messo alla prova in molteplici campi d'applicazione -dalla fonologia alla sintassi funzionale - con esiti che precorrono le acquisizioni successive della linguistica, in particolare testuale.
€ 26,00
News
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Venerdì 1° dicembre presentazione di "Sapienza e profezia" di Carlo Casalone a Villa Mirabello, a Milano, in onore di Carlo Maria Martini.
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Sabato 2 dicembre presentazione di "Dalla metafisica all’ermeneutica" a cura di Piergiorgio Grassi per il convegno sul filosofo Italo Mancini.
30.11.2023
Il Credito Cooperativo tra innovazione e tradizione
1° dicembre presentazione in anteprima del primo volume della collana "Credito Cooperativo. Innovazione, identità, tradizione" a cura di Elena Beccalli.
24.11.2023
Incontri con l'Autore: Johnny Dotti a Verona
Sabato 2 dicembre presentazione di "Venite a mangiare con me" di Johnny Dotti a Verona: tornare umani attraverso la convivialità.